Open D’Italia
OPEN D'ITALIA
74° Open d’Italia
La 74ª edizione dell’Open d’Italia, l’ottava ospitata dal Golf Club Milano, ha visto un nuovo primato di presenze con 73.000 spettatori, un field di grandissimi campioni e, per la prima volta, 7.000.000 di dollari di montepremi.
La massima manifestazione nazionale di golf, punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2022 e inserita tra gli otto tornei di assoluto livello mondiale delle Rolex Series dell’European Tour è stata vinta dall’inglese Tyrrell Hatton con 263 (-21), superando di un colpo il connazionale Ross Fisher e il thailandese Kiradech Aphibarnat.
Al Golf Club Milano, in quattro splendidi giorni di sole, il colpo d’occhio è stato impressionante. Un muro umano di entusiasmo con tante famiglie e moltissimi bambini conquistati dalle prodezze dei campioni in gara, sempre pronti ad andare a caccia di autografi.
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73° Open d’italia
Il 73° Open d’Italia ha visto trionfare Francesco Molinari, primo italiano a vincere per due volte la massima competizione nazionale da quando, nel 1972, è entrata a far parte del circuito European Tour.
Il campione italiano ha bissato il successo ottenuto nel 2006 dopo aver avuto la meglio di un solo colpo sull’inglese Danny Willett, campione Masters in carica, chiudendo il torneo con 262 colpi (-22).
La settima edizione dell’Open ospitata dal Golf Club Milano è stata un successo di pubblico, nonostante il maltempo delle prime due giornate: sono stati infatti 47.000 gli spettatori totali delle quattro giornate e, con 20.000 spettatori, la giornata di domenica ha battuto il precedente record di presenze in un solo giorno.
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72° Open d’italia
La 72ª edizione dell’Open d’Italia di golf ha visto trionfare a sorpresa lo svedese Rikard Karlberg. Con un punteggio totale di 269 colpi (-19), Karlberg ha ottenuto il suo primo successo sullo European Tour superando il tedesco Martin Kaymer alla seconda buca di playoff, grazie a un birdie decisivo.
La sesta edizione ospitata dal Golf Club Milano ha visto una straordinaria affluenza di pubblico, con 48.000 spettatori totali e 16.000 solo nell’ultima giornata; con questi numeri, è stato superato il precedente record di partecipazione di 41.000 spettatori per l’Open d’Italia 2008 al Castello di Tolcinasco Golf Club.
Tra gli italiani, ottima prestazione del giovane dilettante Lorenzo Scalise, giocatore di casa, che ha chiuso all’11esimo posto con -16, miglior risultato di un amateur dal 2004.
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Le Edizioni Precedenti
Il nostro circolo ha avuto il privilegio di ospitare l’Open d’Italia in ben 9 occasioni: 1951, 1952, 1956, 1981, 1984, 1990, 2015, 2016 e 2017.
Nel 1951, lo scozzese Jimmy Adams ebbe la meglio sul connazionale Eric Brown di un solo colpo, chiudendo con 283 colpi. L’anno successivo fu proprio Eric Brown a prendersi la sua rivincita, trionfando con 6 colpi di vantaggio sul campione italiano Alfonso Angelini.
L’edizione del 1956 vide il successo dell’argentino Antonio Cerda al playoff con il fuoriclasse belga Flory Van Donck, dopo che entrambi gli atleti avevano chiuso il torneo a 284 colpi.
Dopo una lunghissima pausa, la massima competizione italiana tornò sui fairway del Golf Club Milano nel 1981, anno in cui trionfò lo spagnolo Josè Maria Canizares al playoff con l’americano Bobby Clampett. Terzo, a soli due colpi dai primi, il giovane tedesco Bernhard Langer, futuro vincitore di due Masters.
Nel 1984 la vittoria fu appannaggio di Sandy Lyle con 277 colpi. Il grande campione scozzese, poi vincitore di un Open Championship (1985), di un Masters (1988) e 5 volte membro della squadra europea di Ryder Cup, trionfò con 4 colpi di vantaggio sull’americano Bobby Clampett.
L’edizione del 1990, vinta dall’inglese Richard Boxall con lo straordinario punteggio di -21 (267 colpi), vide la partecipazione di tantissimi nomi di primo piano. Tra questi, gli spagnoli Severiano Ballesteros e Josè Maria Olazabal, l’americano Craig Stadler, lo scozzese Bernard Gallacher – capitano di Ryder Cup nel 1993 e nel 1995 – l’argentino Eduardo “El Gato” Romero e il campione delle Isole Fiji Vijay Singh. Il nutrito contingente italiano comprendeva Giuseppe Calì, miglior classificato al sesto posto, Costantino Rocca, Baldovino Dassù, Alberto Binaghi e Silvio Grappasonni.